In occasione dell’odierna visita del Mattarella a Brescia, il nostro gruppo assieme ad altri, ha tappezzato alcune vie della città con una locandina goliardica -ma non troppo- raffigurante Marco Gervasoni, professore universitario recentemente sotto indagine per alcuni “tweet” espressi contro il presidente della repubblica.
Lo stile è quello che ricalca le ormai note campagne di “Amnesty International”, qui segnate come “AMNESY” (amnesia): Mattarella e non solo, rimproverano tanto alcuni paesi per la mancanza dei basilari diritti civili e politici, ma evidentemente dimenticano di guardare a casa propria.
Mentre l’intera Brescia bene e istituzionale ci presenta Mattarella come un santone, noi vi presentiamo la realtà: professori universitari e giornalisti non allineati come Marco Gervasoni e Francesca Totolo sono indagati e hanno subito perquisizioni in casa da parte dei carabinieri ROS, ovvero i reparti anti-terrorismo, per aver espresso delle legittime obiezioni politiche nei confronti del presidente.
L’ennesimo corto-circuito della sinistra che vuole farci credere che Mattarella sia “super partes”… ma il popolo non abbocca!
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