In occasione dell’odierna visita del Mattarella a Brescia, il nostro gruppo assieme ad altri, ha tappezzato alcune vie della città con una locandina goliardica -ma non troppo- raffigurante Marco Gervasoni, professore universitario recentemente sotto indagine per alcuni “tweet” espressi contro il presidente della repubblica.
Lo stile è quello che ricalca le ormai note campagne di “Amnesty International”, qui segnate come “AMNESY” (amnesia): Mattarella e non solo, rimproverano tanto alcuni paesi per la mancanza dei basilari diritti civili e politici, ma evidentemente dimenticano di guardare a casa propria.
Mentre l’intera Brescia bene e istituzionale ci presenta Mattarella come un santone, noi vi presentiamo la realtà: professori universitari e giornalisti non allineati come Marco Gervasoni e Francesca Totolo sono indagati e hanno subito perquisizioni in casa da parte dei carabinieri ROS, ovvero i reparti anti-terrorismo, per aver espresso delle legittime obiezioni politiche nei confronti del presidente.
L’ennesimo corto-circuito della sinistra che vuole farci credere che Mattarella sia “super partes”… ma il popolo non abbocca!
Brescia ai Bresciani ha deciso di agire in sostegno della comunità bresciana in questo terribile momento di difficoltà, causato dall’emergenza COVID-19. 🔵⚪🔵⚪🔵⚪ Questa maglietta rigorosamente prodotta in Italia sarà simbolo di lotta e di forza per ognuno di noi; il […]
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